I neonati introdotti ai cibi solidi in età precoce dormirebbero più a lungo durante la notte e senza problemi rispetto ai coetanei allattati al seno.
Questi i risultati di una ricerca condotta da Gideon Lack del King’s College di Londra, che afferma “Mostriamo per la prima volta in un contesto clinico randomizzato che, coerentemente con la convinzione di molti genitori, l’introduzione precoce di alimenti solidi ha un impatto piccolo ma significativo sulle caratteristiche del sonno“.
Quali i benefici dello svezzamento precoce?
Durante l’analisi (intention-to-treat) i bambini dell’età di 6 mesi introdotti precocemente agli alimenti solidi hanno dormito più lungo, circa 17 minuti in più a notte, rispetto ai coetanei allattati al seno. Inoltre hanno avuto bisogno di meno poppate nel corso della notte.
I bambini allattati al seno
Nonostante non ci sia stata alcuna differenza nella quantità di sonno diurno tra i due gruppi di bambini, i piccoli allattati al seno hanno avuto maggiori problemi di sonno – fatica ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni…-, soprattutto durante il periodo dello svezzamento.
Ulteriori approfondimenti sono necessari per meglio comprendere in che modo lo svezzamento precoce influenzi la qualità del sonno dei più piccoli. Tuttavia, i risultati finora raggiunti dalla ricerca pubblicata sulla rivista JAMA Pediatrics e approfondita nello studio sperimentale Enquiring About Tolerance (EAT), sono incoraggianti.
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